Auguri per il nuovo anno scolastico

Se una persona sogna da sola, è solo un sogno. Se molte persone sognano insieme, è l'inizio di una nuova realtà.
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domenica 19 settembre 2010

Il nuovo anno scolastico


Da una settimana è iniziato il nuovo anno scolastico anche nel nostro Istituto: come ormai la scuola italiana ci ha abituati, siamo alle prese con orari (sempre più difficili da stilare), con la ormai cronica mancanza di organico, con un movimento indefinibile di docenti che vanno e che vengono, con le strutture da rimodernare a costi zero...detta così sembrerebbe una situazione davvero difficile da gestire, poco stimolante e in cui tutte le energie (leggi "risorse umane") si spendono per gestire al meglio l'aspetto puramente organizzativo. Ma in realtà credo che non sia così. Ritrovarmi con i colleghi di sempre, equilibrati (i più "anziani", direi "saggi")e abituati a gestire l'emergenza in cui, ogni anno, la scuola si trova, e incontrare nuovi colleghi, che, nonostante abbiano alle spalle un lungo perigrinare da una scuola all'altra, hanno fatto della flessibilità l'aspetto caratterizzante della propria personalità....tutto ciò mi fa credere ancora nella grande forza dei docenti, che, convinti del ruolo fondamentale che la società, purtroppo oggi inconsapevolmente, affida loro, ancora sanno di potercela fare.
Penso proprio che la celebre frase di Cervantes "Se una persona sogna da sola, è solo un sogno. Se molte persone sognano insieme, è l'inizio di una nuova realtà" possa diventare il nostro motto per quest'anno. Che ne dite?

venerdì 7 maggio 2010

Cosa ne pensi del blog di classe?

Ho proposto agli allievi del nostro Corso PON, tutti di II media, una riflessione sul blog di classe, naturalmente dopo aver presentato loro qualche esperienza concreta. Mettendo insieme i diversi contributi personali ecco cosa ne è uscito:
“Il blog di classe è interessante ed utile per gli studenti, perché aiuta a studiare ed insegna molte cose. E’ un nuovo modo innovativo per studiare, ed a noi ragazzi piace perché è un sito dove ognuno può esprimere il proprio parere, scrivere le proprie opinioni, commentare gli articoli e confrontarsi con gli altri attraverso Internet. Potremmo dire che un blog è un sito web molto strutturato, utilissimo per sapere quali sono le ultime cose fatte in classe ed approfondire quelle studiate, e speriamo che ogni classe ne abbia presto uno tutto suo. Se ogni classe dell’Istituto avesse un suo blog sarebbe senz’altro una scuola migliore”.

domenica 2 maggio 2010

A proposito di viaggio di istruzione...


...siamo veramente stanchi, ma soddisfatti!!!
Il viaggio di istruzione nelle Marche e in Romagna ha decisamente consumato le ultime energie rimaste, ma ne è proprio valsa la pena. I ragazzi, come sempre, si sono dimostrati una inesauribile fonte di energia, la loro vivacità ci ha contagiato per intere giornate e...notti, coinvolgendo anche romagnoli e marchigiani. Diciamolo chiaramente, il viaggio di istruzione è...gita, è uscire dal proprio ambiente per scoprirne di nuovi dove divertirsi con i comnpagni e respirare un'aria di libertà che fa bene a tutti.
Durante tutto il periodo si è creata una atmosfera davvero magica, alimentata da giornate calde e soleggiate e da serate di luna piena che ci hanno permesso lunghe passeggiate, persino in riva al mare.
Abbiamo visitato nuove città, delle quali ognuno ha potuto cogliere gli aspetti essenziali e memorizzare ciò che più lo ha attratto: la biblioteca della famiglia Leopardi a Recanati, i mosaici di Ravenna e la casa di Raffaello ad Urbino, i giochi all'Italia in miniatura...le mura del castello di Gradara....tutto incantevole, soprattutto perchè, alla fine, ha favorito una relazionalità serena e gioiosa. Credo che non scorderemo gli abbracci finali, l'ultima sera sul pullman, quando i ragazzi, tutti, nessuno escluso, si sono salutati con affetto, dimostrando di avere superato la paura delle differenze, di aver imparato che è solo accettandosi, riconoscendo i propri limiti e valorizzando i pregi altrui, che si può convivere dignitosamente e si può sperare di creare insieme qualcosa di positivo...al di là del fatto che si abiti a Nocera Centro o a Scalo o a San Mango...

lunedì 12 aprile 2010

...ci siamo ancora?!?


Dopo più di un mese pubblico un post. Sinceramente sono un poco delusa, perché mi aspettavo qualche sollecitazione, qualche commento, qualche riflessione...capisco che il momento che stiamo vivendo è denso di attività, valutazioni, aggiornamento, corsi extracurricolari...ma forse proprio per questo mi aspettavo un post che mi desse il "la" per discutere insieme di qualcosa che, magari, è stato lasciato in sospeso a scuola, tra i corridoi o in fondo alla gola perché non si è avuto tempo (o possibilità) di parlarne a fondo...
comunque non mi avvilisco e comprendo che davvero il momento è densissimo e che forse il tempo è davvero poco, o per lo meno, è utilizzato per un "mare" di attvità e impegni che rischiamo tutti di annegare!
Non mi avvilisco e lancio io il "la"...
adesso che ci stiamo tutti formando, che stiamo sperimentando la famosa LIM, che ne pensate VERAMENTE???
Aspetto considerazioni....per aprire una discussione in merito

martedì 2 marzo 2010

Risorse per la LIM


Segnalo un link con diverse risorse utili per insegnare con la LIM: gli irrinunciabiLIM
Buon lavoro...

mercoledì 24 febbraio 2010


Probabilmente sono diventata una ottimista per la necessità di non soccombere alla lunghissima sequela di reclami, lamentele, sensi di frustrazione che, come a tutti, quotidianamente mi cadono addosso. Spulciando qua e là nella Rete, a proposito di pro e contro riferiti alla ormai famosissima LIM, ho ritrovato un bel commento del prof. Daniele Barca, docente di lettere (!!!) esperto di LIM.
Vi allego il link, ma mi piace l'idea di trascrivere nel mio post le sue riflessioni finali dopo un lungo excursus sulle alterne vicende delle tecnologie nella scuola italiana:
A mo’ di postscriptum: la tecnologia nella scuola non è stata solo questa: il panorama proposto è stato quello delle iniziative ufficiali e “di massa”. In contemporanea va ricordato che, per esempio, gli ingenti finanziamenti europei alle regioni del PON permettono programmi continui di formazione e dotazione tecnologica nelle scuole di tutti i tipi; che molte scuole (come per esempio quelle che si sono dotate di una lavagna interattiva in ogni aula) fanno da sé, grazie ai genitori, agli enti locali o alle fondazioni bancarie; che le grandi aziende informatiche adottano scuole fornendo dotazioni e consulenza; che vi sono istituzioni (come l’Osservatorio delle Tecnologie Didattiche del CNR di Genova) che da anni lavorano sul software di qualità mettendolo a disposizione on line (open, per la disabilità, ecc); che vi sono realtà sparse sul territorio che sperimentano gli OLPC di Negroponte o il touch screen realizzato con il telecomando della WII; che in molte scuole si adottano da anni ambienti on line per la didattica, per lo più moodle; che singoli docenti o in gruppo mettono a disposizione gratuitamente in rete o nei blog personali (quanto scrivono gli insegnanti!) software realizzati da loro e rispondenti a specifici problemi didattici di ogni materia; che vi sono corsi di laurea, master e società specializzate (come Edulife) che sviluppano formazione per studenti e docenti sull’innovazione tecnologica a scuola; insomma che c’è tutto un mondo che crede nell’educare divertendosi e rendendolo attraente.


http://www.wired.it/magazine/archivio/2009/08/storie/extrascuola.aspx?page=all

martedì 23 febbraio 2010



Che ne pensate???
Quali i pro e i contro?

venerdì 19 febbraio 2010

In vista degli esami di Stato...


Pubblico volentieri il link ad un sito della Zanichelli che offre materiale utile per esercitarsi a superare la famosa quarta prova
http://scuola.zanichelli.it/online/quartaprova/category/italiano/
Sono sicura che sarà molto utile ai ragazzi e, da un certo punto di vista, tranquillizzerà anche noi docenti!!!

martedì 16 febbraio 2010

Una voce fuori dal coro

Mentre in Italia siamo ancora in piena fase di boom, nel mondo c'è anche chi già considera la LIM uno spreco di tempo e di soldi! E' vero infatti che senza una formazione appropriata e soprattutto senza un cospicuo impiego di tempo per esercitarsi le LIM finiscono per essere, in classe, un comodo schermo per proiettare. E' anche vero però il fatto che fino a quando il modello di insegnamento/apprendimento resterà fortemente ancorato alla tradizione, senza volontà di aprirsi all'innovazione, sarà difficile ottenere il massimo da uno strumento del genere. Nella scuola per forza di cose le nuove tecnologie non possono prescindere dalle modalità educative....
curiosando nella rete... Perchè odio le LIM

giovedì 11 febbraio 2010

Dal corso di formazione

Siamo al corso di formazione, per fortuna è quasi finito!!!
Però abbiamo deciso che faremo parte della comunità dei blogger della scuola

domenica 7 febbraio 2010

Orientamento

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giovedì 4 febbraio 2010

Dai giornali...


I dati dell'Invalsi parlano chiaro: le scuole del Sud sono "sotto il livello di sopravvivenza" rispetto al resto del Paese, sebbene si evidenzino differenze dei livelli dei risultati. Alcune interviste riportate dal quotidiano "La Repubblica" mi fanno molto riflettere, soprattutto in questo tempo di iscrizioni. Una maestra della famosa scuola "Bruno Munari" di Milano parla dell'importanza del tempo pieno, diffusissimo al Nord, come "servizio forte, ricco di stimoli", mentre un'altra docente di Bagnoli interpreta il divario tra nord e sud come causato dal degrado sociale ed ambientale, unito alla diffusione "con il contagocce" del tempo pieno.
Mi ha fatto molto riflettere anche la conclusione del grande prof. Vertecchi (chi di noi non ha studiato sui suoi testi per prepararsi ai vari concorsi?), che dice: " Ma la scuola, da sola, non può risolvere il problema se non si investe sui livelli culturali dell'intera popolazione (...), invece l'organizzazione culturale si è modellata sugli stereotipi televisivi, di basso livello, di facile comprensione".

lunedì 1 febbraio 2010

Viva le uscite didattiche intelligenti!!!


Stanca, ma soddisfatta.
stasera penso che saremo in parecchi a poterlo dire.
Gli insegnanti: perché sono riusciti ad organizzare una uscita didattica al museo storico militare e alla annessa mostra fotografica "Infanzia rubata". Sembra poco? No, non credo proprio, perché tornar a casa stanchi, ma soddisfatti dopo una uscita con 64 alunni di terza media e soli 4 docenti, senza aver perso la voce, ma soprattutto con la voglia di organizzare un'altra uscita... mi pare davvero tanto!!!
Gli alunni: perché per una volta non li abbiamo sentiti dire "Che schifo", anzi qualcuno ha pure detto che potevamo chiuderlo all'interno del museo, perché quello è il suo luogo preferito!!! Inoltre abbiamo finalmente capito che i nostri ragazzi hanno bisogno di cose semplici: una uscita culturale, un panino all'aperto, una puntatina ai giochi di un parco (ebbene sì, giochi di un parco, lontano da chat e facebook ci si diverte comunque)
I genitori: perché spero abbiano capito e apprezzato, attraverso le numerose chiacchiere che i loro ragazzi hanno fatto a proposito, lo sforzo di 4 docenti che hanno gestito l'uscita...
e ora, finalmente, BUONANOTTE!!!

venerdì 29 gennaio 2010

Valutare è…dare valore


E’ tempo di valutazioni quadrimestrali e, a sentire i colleghi, siamo un po’ tutti in crisi…
Sicuramente la re-introduzione della valutazione in voti, se da un lato offre chiarezza immediata, sia agli allievi che alle famiglie, dall’altro forse rischia, secondo me, di esasperare l’aspetto della valutazione intesa come strumento utile ad accertare e redicontare determinati risultati di apprendimento (valutazione dell’apprendimento) a scapito della valutazione per l’apprendimento, ovvero della valutazione intesa come risorsa per orientare e dare maggior consapevolezza alla crescita del soggetto
Credo che occorra rimettere al centro dell’attenzione la funzione formativa della valutazione, citata un po’ marginalmente nel Regolamento sulla valutazione (D.P.R. n.122, 22 giugno 2009), senza che venga confusa con atteggiamenti buonisti. Lo stesso Regolamento ci ricorda che ad essere valutati sono i processi di apprendimento (non solo i risultati di tali processi), attraverso la valorizzazione delle esperienze formative e di apprendimento (valutare = attribuire, dare valore), nella consapevolezza che l’apprendimento è una esperienza soggettiva, che deriva dalle esperienze di vita, dalle potenzialità, dalla storia personale e particolare di ciascuno di noi.
Chi di noi non ha esperienza in merito?
Con questo post apro il dibattito in merito alla valutazione

venerdì 22 gennaio 2010

VISITA AL MUSMI

Percorsi didattici documentari e multimediali sulla storia del primo Novecento.
La sezione contemporanea del MUSMI comprende, oltre a uniformi, armi, medaglie e cimeli vari di
storia militare, la ricostruzione in scala reale di una trincea e un ricco archivio cinematografico e
documentario costituito dalle risorse dell’Istituto LUCE. L’interazione tra le risorse museali e la
programmazione scolastica consente di approfondire la conoscenza di elementi fondamentali di storia
contemporanea attivando una serie di competenze cruciali nella formazione dei discenti: saper ricavare
informazioni da testi diversi; saper "leggere" documenti; saper organizzare le informazioni secondo criteri
dati; saper inserire un singolo evento in un periodo storico più ampio; saper trovare collegamenti tra eventi
contemporanei; saper ordinare eventi in ordine cronologico. Ciascuno dei percorsi didattici di seguito
proposti si presta ad essere adattato e modificato secondo livelli diversi di difficoltà ed approfondimento,
anche in una prospettiva multidisciplinare, e può di conseguenza articolarsi in più incontri da svolgersi
all’interno del Museo.
SCUOLA PRIMARIA e SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
1. Soldati in trincea
Destinatari: alunni di scuola primaria
Obiettivi: comprendere il carattere “globale” del conflitto e il drammatico coinvolgimento umano prodotto
dalla Grande Guerra.
Prerequisiti: conoscenze di base degli eventi principali della Prima guerra mondiale.
Strumenti didattici consigliati: lettura guidata di testi brevi ispirati alla Grande Guerra. In particolare, si potrebbe
suggerire una scelta di poesie di Giuseppe Ungaretti (ad esempio “L’allegria”; “Sono una creatura”; “San
Martino del Carso”) e di canzoni di guerra (ad esempio “Il Piave”; “Il testamento del capitano”).
 Strumenti messi a disposizione dal MUSMI: ricostruzione in scala reale di una trincea; filmati
dell’Archivio Luce; effetti personali appartenuti a combattenti calabresi.
2. Soldati della Grande Guerra
Destinatari: alunni di scuola secondaria di I grado
Obiettivi: riflettere sull’esperienza dei soldati nelle trincee della Grande Guerra; valutare le possibilità di utilizzo
di documenti storici di varia tipologia.
Modalità di svolgimento: Attraverso il confronto con gli oggetti custoditi all’interno del MUSMI (le armi
utilizzate durante il conflitto, la ricostruzione di una trincea, i materiali che componevano la dotazione
personale del soldato) e con il materiale filmico vengono ricostruiti alcuni momenti della vita al fronte (le
durissime condizioni di vita, le difficoltà quotidiane, i problemi sanitari, etc).
3. Storia della “Brigata Catanzaro”
· Destinatari: alunni di scuola primaria e di scuola secondaria di I grado
· Obiettivi: conoscere un episodio significativo della Grande Guerra collegato al territorio calabrese;
saper ricavare informazioni da testi diversi.
· Prerequisiti: conoscenza degli eventi principali della Prima guerra mondiale; comprensione del
concetto di “fonte”.
Strumenti didattici consigliati: A. Zamboni, Fasti della Brigata Catanzaro – Il 141° Reggimento Fanteria nella Grande
Guerra, Catanzaro 1933; G. Quaranta, Un Reggimento di calabresi alla Grande Guerra - La Brigata Catanzaro,
“Calabria Sconosciuta”, XXVIII (106) aprile-giugno 2005.
 Strumenti messi a disposizione dal MUSMI: ricostruzione in scala reale di una trincea; cimeli relativi alla
Brigata (mostrine, medaglie al valore, copertina della Domenica del Corriere, uniformi etc.);
proiezione di filmati sulla Grande Guerra.
4. Come eravamo: gli anni ‘30
Destinatari: alunni di scuola primaria e di scuola secondaria di I grado
Obiettivi: saper inserire un singolo evento in un contesto storico più ampio; conoscere eventi storici legati
al territorio di appartenenza.
· Prerequisiti: conoscenza elementare delle vicende storiche del primo dopoguerra; nozioni di
storia cittadina.
· Strumenti didattici consigliati: un breve dossier di immagini (cartoline) e testi di storia locale.
· Strumenti messi a disposizione dal MUSMI: filmati d’epoca che documentano tradizioni ed
eventi, anche legati alla città di Catanzaro e alla Calabria (“Catanzaro- S.M. il Re inaugura il monumento
ai Caduti. Giornale Luce B0378 – 26/11/1933”; “Il viaggio del duce in Calabria 30-31 marzo XVII”;
"Varie sulle tradizioni natalizie - Giornale Luce B0030, 00/12/1931”; “Adunata balilla a Roma - Giornale Luce
A0051, 00/02/1928”); cartoline, fotografie, cimeli d’epoca.
5. La seconda guerra mondiale
Destinatari: alunni di scuola primaria e di scuola secondaria di I grado.
Obiettivi: saper ordinare eventi in ordine cronologico; saper ricavare informazioni da testi diversi.
· Prerequisiti: conoscenza elementare delle vicende della Seconda guerra mondiale.
· Strumenti didattici consigliati: lettura di romanzi per ragazzi ambientati nel periodo in oggetto, ad
esempio: J. Boyne, Il bambino con il pigiama a righe, Fabbri 2007; L. Levi, La perfida Ester, Mondadori
2002; E. Detti, Leda e il mago, Fatatrac 2002.
· Strumenti messi a disposizione dal MUSMI: percorso museale dedicato al conflitto, con esposizione di
armi, uniformi, riviste d’epoca, medaglie e cimeli vari; filmati d’epoca.

IL PARCO DELLA BIODIVERSITA'

All’interno del Parco della Biodiversità ha sede il MUSMI, Museo storico militare “Brigata Catanzaro” una struttura di 2000 mq. Adibita all’esposizione di armi, divise e accessori militari, dal periodo napoleonico alla seconda guerra mondiale, frutto delle donazioni di numerosi collezionisti. Il Museo ha una forte impostazione didattica in quanto mira ricostruire filologicamente vicende e contesti della storia militare più recente attraverso il ricorso a diorami (come la fedele ricostruzione della battaglia di Waterloo), filmati dall’Istituto Luce (ente con il quale è in corso la stipula di una importante convenzione) e accurati allestimenti scenografici ( ad esempio, l’accurata riproduzione di una trincea).
Nella struttura trova spazio anche la memoria della gloriosa “Brigata Catanzaro”, un coraggioso reparto di soldati calabresi impegnato nei combattimenti della Grande Guerra e protagonista di azioni importanti come la spedizione sul monte Mosiagh. Passato e presente quindi convivono nel Parco nella piena armonia dell’arte.

domenica 10 gennaio 2010

le vacanze sono finite...


Carissimi, credo che sia il momento di riprendere un po' in mano il nostro blog. In realtà durante queste vacanze mi è mancato il contatto con voi, il fatto di accendere il computer e, per prima cosa, vedere se ci sono nuovi post o commenti. Ciò significa che è un aspetto importante della mia vita e non solo per quanto concerne la mia professionalità, ma per il mio modo di comunicare, che a scuola è troppo spesso relegato ad un ruolo (tra l'altro non sempre facile).
Rilancio questo primo post dell'anno innanzitutto per augurarvi, anzi augurarci con il cuore che il nuovo anno sia l'inizio di un cammino sereno, nella consapevolezza che i tempi che stiamo vivendo sono davvero difficili, ma che se si sta insieme (e noi con il nostro blog stiamo proprio sperimentando un nuovo modo di stare insieme)si può dare valore a tutto ciò che ci caratterizza come persone: al nostro modo di comunicare, di affrontare le quotidianità, di essere pronti al confronto senza svilirci nei litigi o nelle incomprensioni inutili. Non dimentichiamoci che il 2010 è l'anno della inclusione sociale, finalizzato al "Riconoscimento del diritto delle persone che versano in situazione di povertà e di esclusione sociale a condurre una vita dignitosa e a svolgere appieno la loro parte nella società" e che quindi siamo tutti coinvolti ad affrontare il problema della povertà e dell'emarginazione. Credo che questi temi ci aprano come educatori ad un orizzonte molto ampio e che ognuno di noi non possa sottrarsi dall'impegno di riconoscere le numerose povertà della nostra società per poi dedicarsi alla ideazione di strategie per le loro eradicazioni. Secondo me,oggi, nella nostra ricca società è povero chi non sa stare e comunicare serenamente con gli altri, chi non è in grado di riconoscere la grandezza delle proprie oppotunità, chi non sa sfruttare a pieno le occasioni che gli vengono offerte, chi non utilizza a fondo doti e capacità...allora forza, amici, ricominciamo con tutta l'energia che il nuovo anno ci offre e, con la creatività che ci caratterizza, inoltriamoci nel nostro complesso, delicato, pesante, ma bellissimo compito di educatori!