Auguri per il nuovo anno scolastico

Se una persona sogna da sola, è solo un sogno. Se molte persone sognano insieme, è l'inizio di una nuova realtà.
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domenica 10 gennaio 2010

le vacanze sono finite...


Carissimi, credo che sia il momento di riprendere un po' in mano il nostro blog. In realtà durante queste vacanze mi è mancato il contatto con voi, il fatto di accendere il computer e, per prima cosa, vedere se ci sono nuovi post o commenti. Ciò significa che è un aspetto importante della mia vita e non solo per quanto concerne la mia professionalità, ma per il mio modo di comunicare, che a scuola è troppo spesso relegato ad un ruolo (tra l'altro non sempre facile).
Rilancio questo primo post dell'anno innanzitutto per augurarvi, anzi augurarci con il cuore che il nuovo anno sia l'inizio di un cammino sereno, nella consapevolezza che i tempi che stiamo vivendo sono davvero difficili, ma che se si sta insieme (e noi con il nostro blog stiamo proprio sperimentando un nuovo modo di stare insieme)si può dare valore a tutto ciò che ci caratterizza come persone: al nostro modo di comunicare, di affrontare le quotidianità, di essere pronti al confronto senza svilirci nei litigi o nelle incomprensioni inutili. Non dimentichiamoci che il 2010 è l'anno della inclusione sociale, finalizzato al "Riconoscimento del diritto delle persone che versano in situazione di povertà e di esclusione sociale a condurre una vita dignitosa e a svolgere appieno la loro parte nella società" e che quindi siamo tutti coinvolti ad affrontare il problema della povertà e dell'emarginazione. Credo che questi temi ci aprano come educatori ad un orizzonte molto ampio e che ognuno di noi non possa sottrarsi dall'impegno di riconoscere le numerose povertà della nostra società per poi dedicarsi alla ideazione di strategie per le loro eradicazioni. Secondo me,oggi, nella nostra ricca società è povero chi non sa stare e comunicare serenamente con gli altri, chi non è in grado di riconoscere la grandezza delle proprie oppotunità, chi non sa sfruttare a pieno le occasioni che gli vengono offerte, chi non utilizza a fondo doti e capacità...allora forza, amici, ricominciamo con tutta l'energia che il nuovo anno ci offre e, con la creatività che ci caratterizza, inoltriamoci nel nostro complesso, delicato, pesante, ma bellissimo compito di educatori!

2 commenti:

  1. Nella realtà che ci circonda spesso i ragazzi sono sempre meno coinvolti, sempre più assenti nella vita sociale .A volte sembrano indifferenti ai segnali di malessere che manifesta la compagna di banco!A noi docenti spetta il difficile compito di offrire loro un motivo di coinvolgimento ,di passione e dedizione a cause universali quali sono quelle della povertà e dell’emarginazione ma anche di invitarli a chiedersi: io,nel mio piccolo, posso fare qualcosa?E la risposta è prima di tutto nello stile di vita, nel proprio ambito sociale,nella propria classe: cosa posso dire e fare affichè quella compagna riesca a sentirsi parte del gruppo,riesca a comunicare con noi? Iniziamo e...

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  2. ...continuiamo sulla strada intrapresa! infatti, secondo me, consapevoli o no, siamo già in cammino: si tratta solo di procedere con coraggio verso una strada certamente non facile. Ma siamo sicuri che ci sentiremmo meglio se avessimo classi formate da alunni ideali? O meglio: se ci sentissimo noi le persone giuste al posto giusto? Io, a volte, credo che mi faccia bene mettermi in crisi..perché è proprio in quel momento che do il meglio di me

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